La Saggezza del Vecchio J-P
Nel 2010 un amico mi ha lasciato per raggiungere la stella del Pastore.
Non era fatto per la vita attuale. Per più di ottanta anni aveva vissuto in montagna con il suo gregge e i suoi cani, non voleva essere conosciuto, voleva solo vivere la vita a suo modo.
Un giorno del 1912 da qualche parte nel Canton Vallese è nato un bambino. La sua famiglia era molto povera, non aveva altro che delle pecore e qualche coniglio per sopravvivere. Dalla sua più tenera età si mette a guardia del gregge con il solo aiuto dei suoi cani di provenienza incerta.
Amici del mondo del gregge, oggi vi trasmetto un po’ delle sue conoscenze, vi faccio partecipi di qualche pagina del “libro della vita del Piccolo Blu” (ndt: ayko “bleu” des drayères) raccontandovi i momenti più significativi…….
Estratto dal libro di bordo “ du Berger au Bleu”:
…quando si avvicina troppo alle pecore chiedi al tuo cane di starne lontano, però, quando lui spontaneamente se ne allontana, subito ti preoccupi di richiamarlo basandoti sul principio (falso) che non stia più lavorando! Se hai l’impressione che non stia lavorando vuol dire che non hai capito quello che sta succedendo… tu non devi fare altro che osservare quello che realmente avviene… ne hai il tempo no? Togliti l’orologio e dimenticati il tempo e il valore che gli si dà nel ventunesimo secolo. Qui da me è tutto diverso, puoi imparare che le mie pecore non hanno bisogno di orologi. Guarda, il tuo cane sta ritornando a contatto delle pecore … chiedigli pure con calma di allontanarsi, di prendere un po’ di distanza…. Sappi che le cose meno spettacolari sono, spesso, le più efficaci…qui da me non sei in gara, non c’è un cronometro che gira. Impara che per insegnare ad un cane a stare lontano gli si deve permettere anche di stare vicino … sappi che questi concetti di lontano e vicino sono in correlazione e non assoluti…esiste tutta una serie di vie di mezzo. Per insegnargli a prendere distanza sfrutta anche i momenti in cui il tuo cane spontaneamente si allontana… tu hai un cane che non molla, che è attento al gregge, te lo puoi permettere…
In relazione all’impatto che il tuo cane ha sulle pecore e alla capacità di reazione che ha nei loro confronti, sta a te trovare la giusta distanza… ma, Steve, non dimenticarti mai che non esiste solo il cane… ci sono le pecore, l’ambiente e ci sei tu… e questi quattro elementi interagiscono influenzandosi a vicenda.
Tutto si perde se hai un cane che non ha più iniziativa perché è troppo in ubbidienza e sotto comandi. Iniziativa non vuol dire rifiutarsi di ubbidire … il tuo cane deve essere capace di lavorare in montagna da solo senza che tu lo veda… deve riuscire a fondersi discretamente nel gregge mentre le pecore stanno pascolando… al contempo deve poter essere preciso e tempestivo quando necessario. Prenditi il tempo a che tutto ciò possa avvenire…
Cosa vuoi Steve? Lavorare nella realtà o vuoi lavorare per tentare di fare bella figura nelle gare? Lascia perdere queste mascherate per il momento… impegnati, impegnati… lavora e lavora ancora… e vedrai che tutto avverrà da solo (anche in questo mondo …che rifuggo da più di quarant’anni).
Mettiti questo foulard sugli occhi e siediti. Ora, prima di lavorare, ascolta le pecore, ascolta le loro campane… dimmi… quante pecore ti sembra di sentire? Dimmi … quante pecore hai contato prima di iniziare? Ora lascia il tuo cane e mettiti all’ascolto. Resteremo tutto il giorno qui in questa radura e tu utilizzerai solo l’ordine “Piano” …utilizza questo ordine solo quando senti suonare le campanelle delle pecore un po’ più forte. Ecco, vedi, sarà un’ora che noi siamo qui … levati il foulard e guarda: le mie pecore sono là, il tuo cane è calmo e ha fatto il suo lavoro di Pastore dei Pirenei nella realtà. Adesso non hai più bisogno di guardarlo… perché tu gli puoi dare fiducia….
Steve Jaunin